29 Ottobre 2021

Manovra: confermati 6 miliardi in più in tre anni per il Fondo sanitario

Di NS
La legge di Bilancio finanzia anche l’incremento dei contratti di specializzazione in medicina a quota 12mila l’anno. Previsti fino a 550 milioni sul prossimo biennio contro la pandemia influenzale

di U.S.V.

Confermati per la sanità i numeri del Documento programmatico di bilancio: la manovra 2022 mette dunque sul piatto 6 miliardi in più in tre anni per il Fondo sanitario, che sale a 124 miliardi di euro per il 2022, 126 miliardi per il 2023 e 128 miliardi nel 2024. Importante anche la novità che riguarda il personale reclutato durante l’emergenza che potrà godere della stabilizzazione a tempo indeterminato. L’altro stanziamento corposo riguarda l’acquisto di vaccini anti-Covid, per i quali arrivano 1,85 miliardi in più nel 2022.

La bozza della Legge di bilancio è ancora piena di buchi per quanto riguarda il Titolo VI dedicato alla sanità, a dimostrazione che il lavorio tra Mef e ministero della Salute sta proseguendo in queste ore con alacrità. Viene comunque confermata la decisione dell’esecutivo di incrementare strutturalmente a 12mila l’anno i contratti di specializzazione in medicina, con una spesa ulteriore che sale dai 194 milioni del 2022 fino ai 543 milioni a decorrere stabilmente dal 2027. Una scelta che fa esultare il ministro della Salute, Roberto Speranza: “Ogni laureato in medicina deve avere la possibilità di specializzarsi. Questi giovani professionisti sono il futuro del nostro Servizio sanitario nazionale”.  

È inoltre autorizzato l’impegno di 200 milioni sul 2022 per l’implementazione delle prime misure previste dal Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu), fondi che salgono fino a un tetto di 350 milioni nel 2023, anche se poi l’importo esatto sarà definito in sede di intesa Stato-Regioni. Sono quindi stanziati 2 milioni l’anno come contributo alla Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori. Infine, la manovra attribuisce alle Federazioni nazionali degli Ordini professionali anche l'organizzazione e gestione di una rete unitaria di connessione, interoperabilità e software alla quale gli stessi ordini e federazioni regionali obbligatoriamente aderiscono, concorrendo agli oneri. Compiti che si aggiungono, dunque, al coordinamento, indirizzo e supporto amministrativo.