15 Giugno 2022

Screening, registro nazionale e diritto all'oblio: ok alla mozione unitaria sui tumori

Di NS
Accordo della Camera su 8 testi differenti. Il sottosegretario alla Salute Costa: "Una risposta concreta a chi lotta contro un male invisibile"

di NS

A pochi giorni dall’invio del nuovo Piano oncologico nazionale alla Conferenza Stato-Regioni, la Camera ha approvato oggi una mozione unitaria che impegna il Governo a una rapida attuazione delle misure previste nel Piano europeo di lotta contro il cancro. Un atto d'indirizzo che, per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, rappresenta "una risposta concreta alle istanze di tantissimi pazienti e famiglie che lottano contro un male terribile e invisibile", ma anche "un passo decisivo verso la realizzazione di una società migliore che si prenda cura non solo della malattia ma anche e soprattutto della persona".

Secondo il rappresentante del Governo, "il tema della salute, ancora una volta, unisce. Sono orgoglioso di aver rappresentato il Governo in questa votazione che dimostra la piena consapevolezza delle nostre deputate e dei nostri deputati che un Paese che non investe in salute, prevenzione e ricerca è un Paese senza futuro".

In effetti la mozione unitaria, che reca come prima firma quella di Mara Lapia di Centro democratico, è il risultato di uno sforzo collettivo del Parlamento, perché riunisce in una unica formulazione, come detto, le ben 8 mozioni che erano stata presentate da tutte le forze presenti nell'arco parlamentare (oltre a Lapia, i deputati Ruggiero, Comaroli, Lorenzin, Versace, Baldini, Silli, Termini).

Il documento recepisce le indicazioni del Piano europeo di lotta contro il cancro, per il miglioramento della vita dei pazienti oncologici e dei propri cari. Nel dettaglio, la mozione impegna l’esecutivo, tra le altre iniziative, all’introduzione di nuovi strumenti che garantiscano la tutela del diritto all'oblio oncologico.

"Solo superando questi pregiudizi e riconoscendo questo diritto agli ex pazienti potremo garantire loro una vita dignitosa - ha sottolineato Costa -. Le persone guarite da un tumore, infatti, riscontrano spesso difficoltà nell’accesso ad alcuni servizi, come la richiesta di mutui e prestiti, la stipulazione di assicurazioni e l’adozione di figli". Il Governo si impegna inoltre a promuovere campagne di screening e di informazione, a facilitare la ricerca clinica sui farmaci oncologici innovativi e a sostenere la lotta al cancro infantile".

Importanti anche gli impegni a completare il percorso istitutivo del Registro nazionale tumori e della Rete dei registri regionali, assicurando un corretto conferimento dei dati regionali in un unico e funzionate database nazionale, ad investire nella prevenzione sviluppando forme di comunicazione sui corretti stili di vita dalla scuola fino ai luoghi di lavoro e aumentando le coperture vaccinali, come quelle contro l’Hpv che hanno percentuali molto basse; a contrastare i fattori ambientali, incluso l’inquinamento, ritenuti -in base alle evidenze disponibili - corresponsabili dell’aumento del rischio di ammalarsi di tumore, e sostenere politiche ambientali in linea con gli obiettivi della transizione verde enunciati all’interno del Green deal europeo.

Fondamentale infine è il tema dei ritardi negli screening, altra questione centrale della mozione, come sottolineato in Aula da Virginia Villani, deputata del M5s: "A causa dell'emergenza Covid in questi due anni si sono registrati ritardi significativi nelle nuove diagnosi di cancro con screening non effettuati, mancato accesso alle cure e conseguente grave discontinuità dei trattamenti sanitari. Ora è il momento di recuperare il tempo perduto e per noi è prioritaria l'adozione definitiva del Piano nazionale oncologico".

È Elena Carnevali del Partito democratico, che aveva sottoscritto il testo Lapia prima dell'accorpamento delle mozioni, a tirare le somme e a sottolineare che "essere arrivati ad una mozione unitaria è segno positivo e tangibile ancora una volta che maggioranza e opposizione sono capaci di fare sintesi su un tema così rilevante per la salute delle persone, delle famiglie coinvolte, dei presidi di salute che affrontano la lotta contro il cancro".

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