Dengue, potenziati sorveglianza e controlli in Italia
Lo prevede la nuova circolare emanata dal ministero della Salute. Il direttore della Direzione generale della Prevenzione, Francesco Vaia: "Non c'è allarme. Azioni preventive per evitare che il virus attecchisca nel Paese"

Il ministero della Salute emana un’ulteriore circolare, dopo quella del 14 febbraio, per prevenire i rischi legati alla diffusione del virus Dengue in Italia. Che cosa è cambiato rispetto al mese scorso e rispetto al 22 febbraio quando il minsitro dell Salute Orazio Schillaci, riferendo in Aula sul tema, parlò di 48 casi nella Penisola e tutti d’importazione? Nessun allarme neppure oggi, come chiarisce subito il direttore della Direzione Generale della Prevenzione sanitaria del ministero Salute, Francesco Vaia, che ha firmato le nuove raccomandazioni.
"In Italia non c’è alcun allarme Dengue - premette Vaia - come ha già ribadito il ministro Orazio Schillaci. Abbiamo il dovere di prevenire ed evitare quindi che l’Aedes aegypti, maggiore responsabile della trasmissione della malattia Dengue, possa attecchire in Italia". A tal fine, spiega, "con questa circolare attiviamo ulteriori azioni di controllo nei punti di ingresso del Paese, in particolare sugli aeromobili e sulle navi che arrivano dalle aree ad alta incidenza o a rischio, secondo l’elenco delle agenzie sanitarie internazionali. I nostri operatori delle Usmaf, attivi in porti e aeroporti, verificheranno che siano messe in campo adeguate azioni di profilassi quali ad esempio la disinsettazione e la disinfestazione e, ove necessario, le prescriveranno".
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