19 Aprile 2024

Schillaci non ci sta: "False accuse sui tagli alla sanità"

"Se guardiamo ai dati Ocse, anche se la spesa sanitaria è inferiore rispetto ad altri Stati, gli esiti di salute e la qualità delle cure sono generalmente superiori alla media". E annuncia 530mila nuovi assistiti domiciliari over 65

Di NS

Dopo il rompete le righe della Fondazione Gimbe che a proposito del Def nei giorni scorsi ha parlato di illusorio aumento della spesa sanitaria nel 2024, il j’accuse delle opposizioni all’indirizzo del governo non ha conosciuto tregua. E così se il M5s con i senatori in commissione Affari Sociali Orfeo Mazzella, Mariolina Castellone e Barbara Guidolin, ha parlato di "Def da brividi", il Pd con la senatrice Sandra Zampa, capogruppo in commissione, ha accusato l’esecutivo di mentire: "Purtroppo avevamo ragione, il governo mente: nella sua analisi del Def appena approvato dal governo Meloni, la fondazione Gimbe certifica che la spesa sanitaria è in calo nel 2023 dello 0,4%". Tutte accuse che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, oggi restituisce al mittente: "A chi sostiene che avremmo tagliato i fondi alla sanità ricordo che non è così: solo con l’ultima legge di Bilancio ci sono 3 miliardi in più nel 2024, 4 miliardi nel 2025, 4,2 miliardi nel 2026", ha detto, intervenendo al congresso nazionale della Siso - Società italiana scienze oftalmologiche, in corso a Roma.

"Non ricordo incrementi del Fondo di questa portata nelle finanziarie dei governi di qualche anno fa quando si dava molto di meno - tranne nel periodo pandemico - al Fondo sanitario. Dire che ci sono stati tagli è semplicemente falso", ha aggiunto. Per poi ricordare come "con il decreto Bollette di maggio 2023 abbiamo garantito incentivi economici a chi lavora in pronto soccorso, abbiamo inasprito le pene per chi aggredisce gli operatori sanitari che è un fenomeno veramente vigliacco e che colpisce soprattutto le donne". Quindi Schillaci ha proseguito: "Abbiamo cominciato a combattere il fenomeno odioso dei medici gettonisti, ogni tanto ascoltiamo assurde accuse di privatizzazione della sanità, ma la vera subdola privatizzazione è quella fatta dai governi che hanno spalancato le porte alle cooperative e ai gettonisti. Eppure nessuno prima di noi si è preoccupato che tutto questo portasse alla fuga dal servizio pubblico, nessuno si è preoccupato che il medico a cottimo guadagna il triplo di chi ogni giorno si dedica ai pazienti in ospedale e non solo a chiamata".

Il ministro ha anche annunciato sull’assitenza domiciliare il raggiugimento dell’obiettivo intermedio di "530mila nuovi assistiti over 65 in più rispetto al dato di partenza del 2019". "Anche sul fronte delle nuove grandi apparecchiature, possiamo rivendicare un buon risultato: rassicuro nuovamente che non c’è stato alcun slittamento di questo investimento che sta proseguendo e, a oggi, il 45% delle apparecchiature consegnato e collaudato". Il ministro ha poi rimarcato come "nonostante alcune criticità" il Servizio sanitario nazionale resti "tra i migliori al mondo". "Se guardiamo ai dati Ocse, anche se la spesa sanitaria dell’Italia è inferiore rispetto ad altri Stati come Francia o Germania, gli esiti di salute e la qualità delle cure sono generalmente superiori alla media Ocse. Abbiamo tassi inferiori di mortalità prevenibile o trattabile; anche il tasso alla mortalità a 30 giorni dopo un attacco ischemico vede valori più positivi per l’Italia rispetto alla media Ocse. Sono positivi pure i valori riferiti alla qualità dell’assistenza primaria come, ad esempio, i ricoveri inappropriati per infarto acuto del miocardio che sono 214 ogni 100.000 abitanti in Italia contro i 463 nei paesi Ocse".

 

 

 

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