19 Luglio 2024

Il Covid non arretra: l'RT torna sopra l'uno e cresce l'incidenza

La più alta si conferma anche in questa settimana nel Lazio. La variante predominante è sempre KP.3. Vaia: "Dati sotto controllo". I numeri del monitoraggio Ministero-Iss

Di NS
Foto di Thomas G.
Foto di Thomas G.

Non arretra il Covid in Italia. In aumento i positivi pure nella settimana 11-17 luglio (sono in tutto 8.940), anche se restano stabili le occupazioni nei reparti ordinari degli ospedali, a quota - 1,9% (1.183 ricoverati) rispetto all'1,6% (1.006 ricoverati) della settimana scorsa, e nelle terapie intensive: 0,5% (43 ricoverati) in linea rispetto allo 0,5% (43 ricoverati) della scorsa settimana. I morti sono 40: con una variazione di +21,2% rispetto alla settimana precedente, quando le vittime sono state 33.

Risale sopra la soglia dell’1 l’indice Rt ma anche l’incidenza dei casi Covid. Quest’ultima, secondo il monitoraggio settimanale della cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità, si attesta sui 15 casi per 100.000 abitanti, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, pur rimanendo bassa (9 casi per 100.000 abitanti nella settimana 4-10 luglio). "L’incidenza settimanale (11/07/2024 - 17/07/2024) dei casi diagnosticati e segnalati risulta in lieve aumento nella maggior parte delle Regioni e Province autonome – riporta il monitoraggio -. L’incidenza più elevata è stata riportata nella regione Lazio (29 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa nelle Marche (<0,5 casi per 100.000 abitanti). Anche la percentuale di reinfezioni è il 49% circa, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente.

Per quanto riguarda la fascia d’età più colpita è quella degli  80-89 e >90 anni. L’incidenza settimanale è in aumento nella maggior parte delle fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 61 anni, in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente.  Non è cambiato a distanza di una settimana, infine, il quadro crica le varianti. Si conferma “un incremento nella proporzione di sequenziamenti attribuibili a KP.3 (variante sotto monitoraggio monitoraggio discendente di JN.1) e pari al 40.5%, rispetto al 24.4% del mese di maggio 2024.
Un quadro generale che non desta preoccupazioni. Almeno a sentire Francesco Vaia. Interpellato dall’Agi, infatti, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute ha detto: "I dati sono in lieve aumento ma restano sostanzialmente sotto controllo: l'importante è proteggere i più fragili". 

 

 Il report 

 

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