12 Novembre 2024

Manovra e sanità, "Meno inquinamento per rifinanziare il Ssn"

Dai sussidi ambientalmente dannosi oltre 68 miliardi ripartiti dal 2025 al 2030 per sostenre la sanità pubblica. L'emendamento alla manovra sottoscritto da tutte le opposizioni. I dettagli

Di Pa.Al.
Manovra e sanità, "Meno inquinamento per rifinanziare il Ssn"

Le risorse derivanti dai sussidi ambientalmente dannosi per finanziare il Servizio sanitario nazionale. Tra i 3.300 emendamenti dell’opposizione alla manovra (delle oltre 4.500 modifiche totali), solo ieri depositati in Commissione Bilancio alla Camera, ce n’è uno in particolare che mette insieme tutte le forze di minoranza. Non a caso reca la firma di tutti i leader dei partiti, oltre che dei rispettivi capigruppo alla Camera.

Dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, al presidente M5s, Giuseppe Conte, passando per i vertici di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, la proposta di modifica punta a rifinanziare con oltre 68 miliardi il Ssn ripartito dal 2025 al 2030. A spiegarlo nel dettaglio è il capogruppo del M5s in commissione Affari sociali di Montecitorio, Andrea Quartini, anche lui tra i firmatari: "Abbiamo presentato, insieme alle altre forze di opposizione, un emendamento alla legge di Bilancio che permetterà di finanziare adeguatamente la sanità pubblica". Il testo, spiega, “prevede lo stanziamento di 6,8 miliardi per il 2025, 10 miliardi e mezzo per il 2026, 11,2 per il 2027, 12,1 per il 2028, 13,2 per il 2029 e 14,4 per il 2030. In totale, si tratta di oltre 68 miliardi in sei anni: una cifra finalmente sufficiente a finanziare il Servizio sanitario nazionale in modo da permettergli di affrontare le criticità che lo attanagliano. Un programma di spesa che ci permette di riportare il finanziamento al 7% in rapporto al Pil, in linea con la media europea e con il livello che noi avevamo garantito quando eravamo al governo".

Le risorse necessarie  come riporta l’emendamento (in allegato), saranno prese dai sussidi ambientalmente dannosi, che dovranno essere individuati dai ministeri dell’Ambiente, dell’Economia e delle Imprese. “Una scelta coerente – conclude Qaurtini -  perché va a colpire gli sgravi fiscali che premiano chi inquina e sappiamo perfettamente che l’inquinamento è una delle principali cause di cattiva salute. Adesso tocca al governo darci una risposta: credono davvero che la sanità sia una priorità? Ora hanno la possibilità di dimostrarlo". 

 

 

 

L'emendamento

 

 

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