L'assistente infermiere fa un passo avanti: In Gazzetta l'accordo tra Stato e Regioni
Nel decreto tutti i dettagli sul nuovo profilo professionale e i requisiti per accedere alla formazione

Il profilo professionale dell’assistente infermiere fa un passo avanti. È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, infatti, l’accordo stipulato il 3 ottobre dello scorso anno tra il governo, Regioni e province autonome di Trento e Bolzano. L’iter del decreto per l’istituzione di questa figura, sin da quando a settembre scorso sono arrivate le proposte della Conferenza delle Regioni, non è stato spedito e ha creato un acceso dibattito sia tra gli addetti ai lavori che a livello politico.
Come spiega l’articolo 1 del testo, si tratta di un "operatore in possesso della qualifica di operatore socio-sanitario che a seguito di un ulteriore percorso formativo consegue la qualifica di assistente infermiere"; "collabora con gli infermieri", e svolge attività "rivolte alla persona, al fine di fornire assistenza diretta di tipo sanitario e supporto gestionale, organizzativo e formativo". Inoltre, l'assistente infermiere, "in rapporto alla gravità clinica dell'assistito e all'organizzazione del contesto, svolge le proprie attività secondo le indicazioni dell'infermiere e in collaborazione e integrazione con gli altri operatori. È responsabile della correttezza dell'attività svolta".
Più precisamente (articolo 3) il nuovo profilo "opera nei contesti territoriali e ospedalieri, sanitari, socio-sanitari e sociali, presso servizi e strutture residenziali, semi-residenziali e diurne, a domicilio della persona, nelle strutture specificatamente dedicate alla disabilità, servizi ambulatoriali e in altri ambiti di intervento che in ragione dell'evoluzione delle organizzazioni e delle necessità assistenziali possono necessitare dell'inserimento di assistente infermiere".
Naturalmente, si tratta di una figura da formare. Come dettaglia l’articolo 9, il corso di formazione ha una durata complessiva non inferiore a cinquecento ore, da svolgersi in un periodo di tempo non inferiore a sei mesi e non superiore a dodici mesi. Inoltre Il corso è strutturato in moduli didattici teorici di almeno duecento ore, tirocinio di minimo duecentottanta ore, e almeno venti ore di esercitazioni/simulazioni. L’accesso ai corsi è subordinato a precisi requisiti (articolo 6). Tra questi, è richiesta "la qualifica di operatore socio-sanitario o titoli equipollenti, ai sensi della normativa vigente, il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale o di altro titolo di studio di pari livello conseguito all'estero ed esperienza professionale come operatore socio-sanitario di almeno ventiquattro mesi.
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